martedì 31 gennaio 2017

I Franchising assumono alla faccia della crisi!

Sembra che le grandi catene di Franchising non risentano minimamente della crisi economica degli ultimi anni, anzi si stanno sviluppando velocemente anche in Italia registrando ogni anno incrementi di fatturato.Questa tipologia di contratto è nata per la prima volta nel 1929 in Francia e negli Stati Uniti. 

Il Franchising è un contratto tra un imprenditore che concede ad un altro l'uso del proprio marchio, insegna contro il pagamento di una somma iniziale. Questo contratto è adatto per tutti coloro che pur non avendo nessuna esperienza in un settore specifico vogliono iniziare un'attività d'impresa. L'imprenditore che concede il marchio infatti non si limita a questo ma offre una serie di servizi aggiuntivi al nuovo imprenditore quali la formazione, la nuova gamma di prodotti da vendere, l'allestimento del negozio secondo gli standard della catena, servizi di marketing, cioè consegna al nuovo imprenditore un punto vendita "chiavi in mano". 

Il Rapporto Confimprese 2017 annuncia 1.100 inaugurazioni di nuovi punti vendita in Italia che porteranno 2.818 nuovi posti di lavoro. Dalle pizzerie Rossopomodoro alle paninoteche BurgerKing, La Piadineria, che cercano cuochi, pizzaioli, camerieri e manager, a Camomilla e Thun che richiedono commesse, addetti alle vendite e store manager. Dai un'occhiata forse tra questi c'è il tuo prossimo lavoro: http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-01-26/da-burger-king-rossopomodoro-2698-nuovi-posti-lavoro-183703.shtml?uuid=AEAJ90F

martedì 24 gennaio 2017

Caro amico ti scrivo per l'APEnsione!!!

A partire da febbraio l'Inps spedirà le famose "buste arancioni" e delle email a tutti coloro che hanno potenzialmente diritto ad andare in pensione a 63 anni con l'Anticipo PEnsionistico (APE). Queste buste arancioni conterranno delle notizie sulla situazione contributiva, l'importo e data della futura pensione e la possibilità di anticipare la pensione stessa accedendo all'anticipo pensionistico in forma volontaria o sociale. All'anticipo volontario si potrà accedere con 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi e non bisogna essere titolare di pensioni o assegni di invalidità. All'anticipo "social" possono accedere solo i disoccupati da almeno tre mesi che non percepiscono indennità, persone che assistono da almeno 6 mesi parenti con handicap grave, persone con invalidità pari o superiore al 74% e coloro che svolgono lavori usuranti e difficoltosi. I requisiti di età e contributivi per l'accesso all'APE social sono: 63 anni e 30 anni di contribuzione, 36 anni per chi svolge lavori usuranti o difficoltosi. L'APE social è a carico dello Stato mentre l'altra sarà a carico dell'assicurato con la stipula di un finanziamento e una polizza assicurativa. Tutti i possibili beneficiari comunque dovranno aspettare l'uscita dei decreti applicativi che ci illustreranno le modalità operative di inoltro delle domande.

mercoledì 18 gennaio 2017

Nuovo logo della Juve...non solo calcio!

Il nuovo logo della Juventus sta suscitando non poche reazioni e polemiche sulla rete, tra tifosi e non. La domanda che in tanti si fanno è: perchè è cambiato il logo della Juventus? Forse un cambio look per ringiovanire la vecchia signora? Può darsi, ma il motivo principale è una intelligente manovra di marketing che mira a trasformare il logo della Juve in un brand capace di aggredire nuovi mercati. Il logo infatti è stato reso più semplice e soprattutto molto più attrattivo per tutti i consumatori, comprese le donne, che di solito sono lontane dal mondo calcistico. Altri famosi brand (Pirelli, Chanel, Versace, ecc...) hanno accresciuto il loro volume d'affari concedendo l'uso del proprio marchio per la produzione di  prodotti diversi da quello principale, pensiamo al celebre profumo femminile Chanel n°5, marchio collegato alla nota casa dell'alta moda fondata da Coco Chanel. La vera rivoluzione sta nel fatto che per la prima volta il logo di una società calcistica verrà utilizzato come un vero e proprio marchio commerciale che vedremo d'ora in poi su capi di abbigliamento non solo sportivi destinati a tutta la famiglia e anche su altri accessori come occhiali, borse, portafogli, profumi ecc... Una scelta strategica e una sfida commerciale davvero degna di un club come la Juventus, riuscito a restare italiano anche per merito di ottime scelte manageriali da parte dei suoi dirigenti.

lunedì 9 gennaio 2017

Dove vai se il MADE IN ITALY non ce l'hai?

Dopo anni di formaggi e mozzarelle prodotti con latte di dubbia provenienza, dal primo gennaio 2017 per latte e derivati (burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini) scatta l'obbligo di riportare in etichetta in maniera chiara e leggibile l'origine delle materie prime utilizzate. Ogni confezione dovrà riportare chiaramente il Paese di mungitura (dove è stato munto il latte) e il Paese di condizionamento e trasformazione (dove è stato pastorizzato il latte e realizzato il prodotto). Se il latte è stato munto in Italia e il prodotto è stato realizzato in Italia, la cponfezione può anche riportare semplicemente la dicitura "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA".  Nel caso in cui il latte con cui viene fatto il prodotto proviene da più paesi europei verrà usata la dicitura LATTE DI PAESI UE, nel caso provenga da paesi non europei: LATTE DI PAESI NON UE. Se il latte viene lavorato in diversi paesi europei la dicitura sarà LATTE CONDIZIONATO E TRASFORMATO IN PAESI UE, altrimenti LATTE CONDIZIONATO E TRASFORMATO IN PAESI NON UE. Sono esonerati dall'obbligo i prodotti DOP  e IGP che seguono già delle regole ben precise dettate dai relativi disciplinari di produzione. Tale metodo garantirà finalmente una spesa CONSAPEVOLE da parte dei consumatori. Questa è una grande vittoria per tutta la zootecnia italiana e per tutti gli allevatori che da sempre si impegnano a garantire la genuinità del latte e dei formaggi veramente Made in Italy. Grazie da da parte di tutti i consumatori!

mercoledì 4 gennaio 2017

Agricoltura più leggera...via anche l'IRPEF!!!

Dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019 i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali non pagheranno più l'IRPEF. La nuova legge di bilancio ha infatti disposto la completa esenzione Irpef sui redditi agrari e dominicali per tutti i coltivatori diretti e IAP che sono iscritti all'Inps nel settore previdenziale agricolo. Questo provvedimento elimina ulteriormente la tassazione sulle imprese agricole dopo la totale esenzione IRAP per tutti coloro che svolgono attività agricola, con nessuna distinzione tra persone fisiche e giuridiche, in vigore già dal 1° gennaio dello scorso anno. Inoltre per tutti i giovani agricoltori (under 40) che si iscrivono per la prima volta all'Inps come coltivatori diretti o IAP dal 1°gennaio al 31 dicembre 2017, l'esenzione totale del versamento dei contributi per invalidità e vecchiaia per un periodo di tre anni, con ulteriori riduzioni per gli annio successivi. Con queste misure si vuole rilanciare l'agricoltura la quale rappresenta, specie nelle regioni meridionali, il settore trainante dell'economia locale.